POIANA

(rapace diurno)

(Buteo buteo)

Ordine: Accipitriformi

Famiglia:    Accipitridi

Lunghezza totale: 51- 57 cm .

Apertura alare: 113- 128 cm .

DESCRIZIONE

In Italia è sicuramente tra i rapaci più comuni e di distribuzione più omogenea sul territorio. È come una piccola Aquila reale, dalla coda più corta e la testa meno pronunciata. Di colore molto variabile, presenta le parti superiori bruno castano, a volte con copritrici e sovracoda più chiare. Vista da sotto, si notano il corpo e le copritrici più vicine ad esso di colore più scuro rispetto alle remiganti che sono chiare e barrate di castano; le barrature sono maggiormente evidenti nell’ adulto. La coda a ventaglio è anch’essa chiara e fittamente barrata, la punta delle ali scura. Il becco, nerastro, va schiarendosi verso la base. Cera, tarsi e zampe sono gialli, l’iride è scura o tendente al giallastro. Quando volteggia, sfruttando le correnti ascensionali, le ali appaiono arrotondate, con le remiganti primarie esterne che si aprono come le dita della mano, rivolte leggermente verso l’alto, a forma di “V”. La femmina, di corporatura maggiore, per il resto è simile al maschio.

  HABITAT

Il suo areale è molto vasto, con popolazioni numerose. Gli ambienti ideali dove poterla trovare sono le zone di pianura, di collina e media montagna con presenza di zone boscose intervallate da ampi spazi aperti, fino a 1.900 m .

ALIMENTAZIONE

Si nutre soprattutto di piccoli mammiferi e, in particolare, di roditori. Tende a predare anche rettili, uccelli terricoli, anfibi e insetti, non disdegnando all’occorrenza animali morti. I metodi di caccia sono vari: può, grazie alla vista acuta, setacciare il terreno alla ricerca di cibo o da un posatoio (palo della luce o ramo che sia), o volteggiando a media altezza. A volte, adotta una particolare tecnica di volo, lo “spirito santo”, che le permette di rimanere immobile nel cielo scrutando lo spazio sottostante.

RIPRODUZIONE

In gennaio-febbraio cominciano le spettacolari evoluzioni delle parate nuziali.

Il nido generalmente viene costruito da entrambi gli individui su un albero d’alto fusto. Nelle zone meno boscose, la nidificazione si può verificare su roccia o su cespugli emergenti da questa. Il nido, di circa un metro e mezzo di diametro, viene spesso sfruttato dalla coppia per più anni. Tra marzo e aprile avviene la deposizione, in genere 2 o 3 uova che vengono covate a turno da entrambi gli individui per un periodo di 30-35 giorni. I nati vengono alimentati dalla femmina e dopo circa un mese e mezzo si involano. Nel primo anno di vita la mortalità è molto elevata. I giovani, dopo essere divenuti indipendenti, cominciano un periodo di erratismo che terminerà al secondo-terzo anno, col raggiungimento della maturità sessuale. La muta avviene da aprile a novembre.

pagina precedente