POIANA
(rapace diurno)
(Buteo buteo)
Ordine:
Accipitriformi Famiglia:
Accipitridi Lunghezza totale: 51- Apertura alare: 113- DESCRIZIONE In Italia è sicuramente tra
i rapaci più comuni e di distribuzione più omogenea sul territorio. È
come una piccola Aquila reale, dalla coda più corta e la testa meno
pronunciata. Di colore molto variabile, presenta le parti superiori bruno
castano, a volte con copritrici e sovracoda più chiare. Vista da sotto,
si notano il corpo e le copritrici più vicine ad esso di colore più
scuro rispetto alle remiganti che sono chiare e barrate di castano; le
barrature sono maggiormente evidenti nell’ adulto. La coda a ventaglio
è anch’essa chiara e fittamente barrata, la punta delle ali scura. Il
becco, nerastro, va schiarendosi verso la base. Cera, tarsi e zampe sono
gialli, l’iride è scura o tendente al giallastro. Quando volteggia,
sfruttando le correnti ascensionali, le ali appaiono arrotondate, con le
remiganti primarie esterne che si aprono come le dita della mano, rivolte
leggermente verso l’alto, a forma di “V”. La femmina, di corporatura
maggiore, per il resto è simile al maschio. Il suo areale è molto vasto, con popolazioni numerose. Gli ambienti
ideali dove poterla trovare sono le zone di pianura, di collina e media
montagna con presenza di zone boscose intervallate da ampi spazi aperti,
fino a ALIMENTAZIONE Si nutre soprattutto di
piccoli mammiferi e, in particolare, di roditori. Tende a predare anche
rettili, uccelli terricoli, anfibi e insetti, non disdegnando
all’occorrenza animali morti. I metodi di caccia sono vari: può, grazie
alla vista acuta, setacciare il terreno alla ricerca di cibo o da un
posatoio (palo della luce o ramo che sia), o volteggiando a media altezza.
A volte, adotta una particolare tecnica di volo, lo “spirito santo”,
che le permette di rimanere immobile nel cielo scrutando lo spazio
sottostante. RIPRODUZIONE In gennaio-febbraio
cominciano le spettacolari evoluzioni delle parate nuziali. Il nido generalmente viene costruito da entrambi gli individui su un
albero d’alto fusto. Nelle zone meno boscose, la nidificazione si può
verificare su roccia o su cespugli emergenti da questa. Il nido, di circa
un metro e mezzo di diametro, viene spesso sfruttato dalla coppia per più
anni. Tra marzo e aprile avviene la deposizione, in genere 2 o 3 uova che
vengono covate a turno da entrambi gli individui per un periodo di 30-35
giorni. I nati vengono alimentati dalla femmina e dopo circa un mese e
mezzo si involano. Nel primo anno di vita la mortalità è molto elevata.
I giovani, dopo essere divenuti indipendenti, cominciano un periodo di
erratismo che terminerà al secondo-terzo anno, col raggiungimento della
maturità sessuale. La muta avviene da aprile a novembre. |
||